Nuovo mese, nuove feste! Abbiamo appena celebrato il 15°Anniversario della nostra Associazione e Scuola di Lingue con un bellissimo Party a Bologna sabato 4 marzo e già in questi prossimi giorni si affacciano importanti e popolari ricorrenze che ben si collegano con i nostri temi favoriti di lingue e culture: la Festa della Donna, St. Patrick’s Day, la Festa del Papà e l’inizio della Primavera!
Continua a leggere per scoprire (o riscoprire!) origini, usanze, significati e curiosità di queste date di marzo!
Festa della Donna: l’8 marzo in nome dei diritti
L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, meglio nota semplicemente come Festa della Donna. La sua origine è legata al clima politico di inizio Novecento, quando le donne cominciarono a reclamare maggiori diritti, tra cui il più importante era il diritto al voto.
Nel 1909 il Partito Socialista americano propose l’istituzione di una giornata dedicata all’importanza delle donne all’interno della società che quell’anno venne celebrata il 23 febbraio. Successivamente questa idea venne ripresa dall’attivista Clara Zetkin nel 1910 durante la seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste a Copenaghen. Da quel momento ogni Stato scelse una data sul calendario per celebrare la donna, una figura che finalmente stava iniziando a ricoprire il ruolo che si meritava nella società.
Fu però nel 1921 che si decise di istituire un’unica data internazionale, l’8 marzo. Questo giorno venne scelto per ricordare due avvenimenti fondamentali nella storia del genere femminile e che dimostrano l’impegno delle donne per ottenere i propri diritti e la propria libertà.
Il primo risale all’8 marzo del 1911 quando un gruppo di operaie di un’industria tessile di New York stava scioperando già da giorni contro le pessime condizioni in cui dovevano lavorare. Per cercare di bloccare la protesta, i proprietari della fabbrica bloccarono tutte le uscite dell’edificio.
Ad un certo punto però scoppiò un incendio che, a causa dell’impossibilità di uscire, uccise 134 donne lavoratrici, tra le quali erano presenti moltissime immigrate che volevano solo migliorare le loro condizioni di vita.
Il secondo evento storico è legato alla Rivoluzione russa durante la Prima Guerra Mondiale. L’8 marzo 1917 durante una rivolta, oltre a tutti gli uomini, anche molte operaie russe iniziarono a protestare contro lo zar per i loro diritti.
Dal 1946 il simbolo di questa festa divennero le mimose. Ma perché si scelse proprio questo fiore per ricordare il valore e l’importanza della donna? In realtà questa è un’usanza esclusivamente italiana.
Rita Montagnana e Teresa Mattei, due donne iscritte all’UDI, Unione donne italiane, proposero la mimosa come simbolo di questa giornata e questa idea venne appoggiata all’unanimità. Infatti tra le ragioni per la scelta di questo fiore insolito ma bellissimo vi era il fatto che fosse l’unico fiore a fiorire a marzo e che fosse economico. In questo modo poteva essere regalato da tutti coloro che volessero dimostrare amore e rispetto nei confronti delle donne, indipendentemente da status economico e classe sociale.
Inoltre, la mimosa venne scelta anche perché è un fiore che riesce a crescere anche su terreni difficili, nonostante la sua apparente fragilità. Quale miglior simbolo per rappresentare la donna che combatte ogni giorno per i suoi diritti?
St.Patrick’s Day, la festa dell’Isola di Smeraldo
Il giorno di San Patrizio, in inglese “St. Patrick’s Day”, viene celebrato il 17 marzo ed è per l’Irlanda una ricorrenza molto importante, fonte di forte orgoglio nazionale.
Venne scelta questa data poiché si tratta del giorno della morte di San Patrizio, patrono dell’Isola di Smeraldo, avvenuta a Saul nel 461.
In realtà, nonostante possa sembrare strano, la festa di San Patrizio non nasce in Irlanda. Infatti, la prima testimonianza che abbiamo risale alla Londra del XVIII secolo. In particolare, nel 1717 lo scrittore Jonathan Swift scrisse nel suo diario che il Parlamento di Westminster era chiuso in occasione del St. Patrick’s Day e che tutta Londra era addobbata con decorazioni in stile “Irish”.
Successivamente questa festa approdò a Boston nel 1737 e fu proprio negli Stati Uniti che cominciarono le celebrazioni così come le conosciamo oggi, con sfilate colorate, bande musicali e artisti come risultato di un sentimento nostalgico provato dagli emigrati irlandesi nel Nuovo Mondo. Divenne un’occasione per rivivere l’atmosfera del loro amato paese d’origine e ricordare ciò che avevano dovuto lasciare alla ricerca di una vita migliore.
La prima grande parata per il St. Patrick’s Day si tenne a New York nel 1766 quando alcuni soldati che stavano andando a festeggiare in una taverna decisero di marciare dietro la banda che suonava musica tradizionale irlandese.
Questo spettacolo piacque talmente tanto che si decise di trasformare questa parata in una tradizione, da quel momento, ogni anno, gli irlandesi d’America avrebbero marciato a ritmo delle canzoni tradizionali della loro terra.
Nonostante oggi sia una celebrazione principalmente cattolica, in realtà quando ci riferiamo a questi emigrati irlandesi dobbiamo ricordare che la loro fede era quella protestante.
In Irlanda, il St. Patrick’s Day nacque, invece, come festa religiosa. Addirittura, il 17 marzo fino agli anni ’70 i pub avevano l’obbligo di chiudere!
Solamente nel 1995 questa giornata divenne festa nazionale in Irlanda. Inoltre, il primo St. Patrick’s Day ufficiale si tenne nel 1996 e durò un solo giorno, nel 1997 tre giorni e a partire dal 2000 si festeggia per 4 o più giorni a base di musica, cortei e fuochi d’artificio.
Oggi si festeggia in ogni città e villaggio dell’Irlanda dove si svolgono parate, si beve la birra Guinness e tutto si colora di verde, colore che simboleggia la natura, la speranza, la primavera ed inoltre il famoso trifoglio, simbolo nazionale.
Esercita il tuo inglese scoprendo con noi alcuni dei simboli principali di questa festa!
Festa del papà: la giornata dedicata al ruolo del genitore
Il 19 marzo si celebra, non solo in Italia ma anche in altri Paesi di tradizione cattolica, la Festa del Papà. Ma perché è stata scelta questa data?
La festa nasce insieme alla festa della mamma all’inizio del secolo scorso per celebrare il ruolo del genitore non solo all’interno della famiglia ma anche nella società.
In Italia si scelse il 19 marzo come giorno di festeggiamento perché è la data nel calendario cattolico dedicata a San Giuseppe, il padre putativo di Gesù, considerato l’esempio del padre perfetto: buono, comprensivo, laborioso e degno di crescere il figlio di Dio. Per questo, anche in molti altri Paesi la festa del Papà cade il 19 marzo, proprio in ricordo di questa figura biblica.
In Italia la tradizione più importante da seguire durante la Festa del Papà è legata ovviamente al cibo! In particolare, il simbolo di questa giornata sono le zeppole di San Giuseppe, tradizionali frittelle napoletane guarnite con crema o marmellata alle amarene.
Questo particolare dolce viene attribuito al Santo perché si racconta che durante la fuga in Egitto per sfuggire a re Erode, Giuseppe fu costretto a vendere una specie di frittelle per mantenere la sua famiglia. Infatti, sempre a San Giuseppe sono dedicati i bignè ripieni di crema tipici della tradizione romana e le “sfince” siciliane.
Nonostante il 19 marzo sia la giornata scelta da molti Paesi, nel mondo non esiste un’unica data condivisa perché ogni Paese ha adattato questa festività alla sua cultura e alla sua tradizione. Infatti, la Festa del Papà assume un significato leggermente diverso in base al luogo in cui viene celebrata.
Ecco come si festeggia questa giornata nel resto del mondo:
Sbocciano i fiori e arrivano le rondini: Benvenuta Primavera!
Le giornate si allungano, la terra e gli alberi si coprono di colori vivaci, nell’aria sentiamo un venticello frizzante e tante melodie e coreografie di uccellini: la nuova stagione porta con sé una rinnovata energia, leggerezza, allegria. Ritroviamo la nostra voglia di incontrare persone nuove, iniziare nuovi progetti e vivere la vita “on the sunny side”, in sintonia con il risveglio della Natura.
Tutti noi abbiamo familiarità con queste atmosfere legate ad un immaginario di idillio bucolico. Oggi desideriamo portarvi in un viaggio di approfondimento per esplorare le tradizioni tipiche di tre paesi più lontani da noi, di cui in CAIL studiamo lingue e culture: Cina, Messico e Australia.
La prima curiosità è legata alla posizione geografica: in Australia la primavera NON si festeggia in marzo e aprile! Nell’emisfero australe, questa stagione coincide col nostro autunno, da settembre a dicembre!
Le usanze e celebrazioni legate all’equinozio di marzo sono tante, alcune popolari anche nelle nostre zone ma in questo articolo vogliamo raccontarvi quelle del Messico, esotica terra di antichissime tradizioni.
La Cina ha un festival per ogni occasione e anche i mesi primaverili sono allietati da sfilate e rituali per festeggiare la stagione, la famiglia, la pulizia e la cura della salute.
Grazie per la lettura! Vi è piaciuto questo articolo? Per noi è stato appassionante scriverlo, facendo ricerca ed imparando a nostra volta tanti nuovi fatti e curiosità legati a Paesi e culture.
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