Si festeggia HALLOWEEN in Cina? Zhongyuan jié! Scopriamolo insieme!

Nei prossimi giorni vedremo per le strade delle nostre città fantasmi, streghe e tanti tipi di personaggi paurosi che busseranno alle nostre porte per il tipico “dolcetto o scherzetto”. Halloween, infatti, è una festa divertente amata da tutti, soprattutto dai piccini. Ma in Cina si festeggia il 31 ottobre?

Nonostante la Cina abbia accolto nella sua cultura molte ricorrenze occidentali come il Natale, possiamo dire che Halloween non ha avuto lo stesso successo. Ovviamente nei centri commerciali e nei negozi si possono trovare costumi e tutto il necessario per celebrarlo, ma questa festa è sentita particolarmente dagli stranieri e non dai cinesi. La Cina però non poteva farsi mancare una festività spaventosa. Infatti, la versione cinese di Halloween è il cosiddetto “Giorno dei Fantasmi” Zhongyuanjie o Zhongyuan jié.

Il Giorno dei Fantasmi viene celebrato ogni anno nel mese di luglio, durante il quale i vivi cercano di evitare le anime degli antenati perché si tratta di anime tormentate e maligne. I cinesi per tradizione barricano le porte e seguono molte altre accortezze per evitare la sfortuna di questi spiriti. Vediamone alcune:

  • Non scattare fotografie di notte. Potremmo incappare in uno spirito e la sfortuna in quel caso sarebbe immediata.
  • Non stendere i panni. Si pensa che durante questa notte gli spiriti possano passare attraverso i vestiti, impregnandoli di sfortuna, e una volta indossato dal proprietario verrà trasmessa alla persona. 
  • Non appoggiarsi ai muri, in quanto luogo di passaggio dei fantasmi; ma anche evitare di comprare casa nuova e sposarsi, in modo da non attirare i fantasmi. 

Quindi quella che per noi è un’occasione per divertirsi con amici e travestirsi in modo stravagante, per i cinesi è una festività da prendere molto sul serio e allo stesso tempo paurosa!

Per un ulteriore piccolo approfondimento potete guardare questo breve video cliccando sul seguente link:


Buon Halloween!

In CAIL siamo super appassionati delle lingue e delle culture di tutto il mondo e i costumi di un popolo sono sempre uno degli aspetti che ci incuriosiscono di più perché le tradizioni permettono di tramandare la memoria di un paese, ci emozionano e ci fanno interessare all’Altro e ci fanno diventare un po’ diversi, nel senso buono del termine!

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La mia magnifica esperienza di tirocinio con CAIL!

Ciao! sono Chiara e voglio raccontarvi la mia esperienza con CAIL, iniziata ad ottobre 2019, grazie all’attività di tirocinio formativo prevista dal mio Corso di Studi in Lingue e Letterature Straniere dell’Unibo.

Sul portale dei tirocini  disponibili mi ha subito colpito l’Associazione CAIL, la cui  prima impressione è stata nettamente positiva, confermata poi quando ho conosciuto la coordinatrice Alice che, con grande gentilezza e disponibilità, mi ha descritto le loro attività, di cosa si occupa l’associazione nello specifico e di cosa mi sarei occupata nel caso in cui avessi scelto CAIL, inserendomi  in un contesto il più pratico possibile e che mi avrebbe permesso di imparare in modo attivo. Rimasta soddisfatta di questo incontro, ho deciso di intraprendere questa esperienza al CAIL. E tornando indietro rifarei la stessa scelta!

Durante l’attività  ho avuto modo di dedicarmi a piccole traduzioni nelle mie lingue di studio (tedesco e spagnolo), creare materiali didattici per i lettorati, conoscere nuovi strumenti per la creazione di contenuti social, di newsletter e volantini. In più ho avuto l’occasione di assistere a lezioni con insegnanti madrelingua sia in una scuola elementare sia presso il Club del CAIL, e ciò è stato utile per conoscere più da vicino il mondo della formazione (questa volta fuori dall’ottica della studentessa, quale sono sempre stata) e l’efficacia dell’insegnamento attraverso metodi interattivi. Ho instaurato un bel rapporto di cooperazione con tutti i colleghi dell’ufficio, con gli altri tirocinanti e con Valentina, la responsabile dell’Associazione, e ciò ha permesso di lavorare con efficienza e in un clima di serenità.

Nel complesso posso ritenermi molto soddisfatta di questa esperienza perché ho avuto modo di conoscere un contesto lavorativo dinamico e multiculturale. Inoltre ho avuto l’occasione di conoscere persone estremamente disponibili che mi hanno coinvolto in varie attività e hanno apprezzato il lavoro che, nel mio piccolo, ho sempre cercato di svolgere con vero interesse e dedizione. Sento, infine, di poter consigliare con convinzione l’Associazione CAIL, come esperienza formativa, ad ogni tirocinante: sicuramente come primissimo approccio a questo ambito lavorativo vi darà tanta soddisfazione!

Chiara – marzo 2020