La Primavera entra nel vivo in questo nuovo mese in cui i colori della natura si fanno più intensi. I primi simboli che ci vengono in mente pensando ad Aprile sono i germogli, i fiori variopinti, le farfalle, le uova e i pulcini, i coniglietti e… i pesci! 😉
Have fun con il nostro approfondimento in chiave lingue & culture di due giornate speciali, quest’anno a poca distanza l’una dall’altra. Avete già indovinato di quali si tratta?
Il giorno più divertente dell’anno: Pesce d’Aprile in giro per il mondo
Non conosciamo con certezza l’origine di questa buffa festività. Secondo l’ipotesi più diffusa, prima che in Europa si adottasse il calendario Gregoriano, nel 1582, Capodanno si celebrava tra il 25 marzo ed il 1 aprile. Non tutti si adattarono velocemente alle nuove date e continuarono a festeggiare in aprile, venendo soprannominati “sciocchi di aprile”. Nello specifico, si dice che alcuni francesi, contrari a tale cambiamento, continuassero a scambiarsi regali il 1 aprile. Così, dei burloni, per prendersi gioco di loro, iniziarono a consegnargli dei pacchetti vuoti, contenenti soltanto un bigliettino con su scritto “Poisson d’Avril” (“Pesce d’Aprile”).
Ma perché un pesce? Il motivo è semplice: come i pesci abboccano all’amo, le vittime abboccano facilmente agli scherzi.
Anche in Italia usiamo l’espressione “Pesce d’Aprile” ma, diversamente dalla Francia, nel nostro Paese questa festività ha iniziato a diffondersi solo nella seconda metà del XIX secolo.
Nei Paesi anglosassoni, la ricorrenza è conosciuta come “April Fool’s Day” (“Giorno dello Sciocco di Aprile”), mentre in Germania prende il nome di “Aprilscherz” (“Scherzo di Aprile”), facendo entrambe riferimento alla sua dimensione scherzosa.
La Scozia si distingue dagli altri Paesi anglofoni. Qui, infatti, il Pesce d’Aprile dura ben due giorni, chiamati “Gowkie Day” (dallo scozzese gowk = “cuculo”) e “Taily Day”. In particolare, durante quest’ultima giornata, è usanza attaccare sulla schiena dei malcapitati un bigliettino con scritto “Kick me!” (“Dammi un calcio!”).
In Spagna e in vari Paesi dell’America Latina, il 1 aprile è un giorno come un altro. Riservato agli scherzi è invece il 28 dicembre, il Día de los Santos Inocentes (Giorno dei Santi Innocenti) o, semplicemente, “inocentada”. E’ ai bambini innocenti, fatti giustiziare da Erode, che sono dedicate le burle di questa giornata, per ‘esorcizzare’ tale tragico evento. Infatti, il suo simbolo non è un pesce, bensì un bambino stilizzato.
In Portogallo, gli scherzi vengono fatti la domenica e il lunedì prima della Quaresima. Una delle burle più diffuse è lanciare interi pacchi di farina su amici e sconosciuti!
L’equivalente del Pesce d’Aprile indiano ricorre il 31 marzo. In questa data si festeggia Huli, per celebrare la primavera facendo scherzi al prossimo.
Il 1 aprile in Cina è conosciuto come “Yuren Jie” (“Festa dell’uomo sciocco”) e si è diffuso solo di recente, a partire dagli anni ‘90. Per via dell’influenza britannica, l’usanza è osservata già da tempo a Hong Kong, mentre in Cina è stata portata dagli insegnanti stranieri. Molti bambini cinesi iniziarono a seguire il loro esempio, facendosi scherzi a vicenda. Sono, infatti, principalmente i giovani a divertirsi durante questa giornata, a differenza degli anziani, tra i quali non è molto popolare. In ogni caso, la festa è abbastanza conosciuta in tutto il Paese.
In Russia, “Den’ smecha” (“Giorno della risata”) si festeggia il 1 aprile. Secondo le credenze popolari russe, in questo giorno usciva dal letargo lo “spirito della casa” (“Domovoj”), ed era necessario prenderlo in giro per cercare di confonderlo. Stando ad altre fonti, la festa sarebbe nata nel 1703, quando l’imperatore Pietro I, recatosi a teatro, fu burlato da una troupe di attori tedeschi che, invece del consueto striscione di presentazione, ne appesero un altro con scritto “Pervij aprel’ — nikomu ne ver’!” (“Primo d’aprile, non credere a nessuno!”). Il 1 aprile del 1725, fu Caterina II a prendersi gioco dei propri sudditi: gli abitanti di San Pietroburgo furono svegliati da un allarme incendio, che si rivelò solo una burla dell’imperatrice. Da allora, questo giorno divenne la festa degli scherzi.
E tu hai già deciso che scherzi fare? Se non lo sai ancora, puoi trarre ispirazione da questo articolo! Ecco alcune slides riassuntive in inglese per rinfrescarti la memoria:
Dal coniglio alle uova di Pasqua: come sono nati i simboli della festività
Quando pensiamo alla Pasqua, subito ci vengono in mente due cose: un soffice coniglietto bianco e uova di cioccolato variopinte. Ma come mai li associamo alla Pasqua?
L’origine del coniglio o lepre pasquale può essere ricondotta sia ai riti pagani connessi alla primavera che alla tradizione cristiana. Nell’era pre-cristiana, erano considerati emblema della fertilità e della rinascita, in quanto animali prolifici e fra i primi ad uscire allo scoperto in primavera. All’interno dell’immaginario cristiano, la lepre è simbolo della Resurrezione, per la capacità di cambiare il proprio manto a seconda delle stagioni, nascendo sempre a nuova vita.
L’associazione con le festività pasquali sembra sia avvenuta in Germania. Nel medioevo, la notte prima di Pasqua, i bambini erano soliti preparare un giaciglio per accogliere “Osterhase” (dal tedesco, “Lepre di Pasqua”). Se si fossero comportati bene durante l’anno, l’animaletto li avrebbe ricompensati con un cestino colmo di uova colorate. Con queste si organizzava poi un divertente gioco pasquale, che coinvolgeva (e tuttora coinvolge) grandi e piccini: la caccia alle uova. Esse venivano nascoste all’interno della casa o del giardino per essere cercate dai bambini.
Nel XVIII secolo, l’usanza giunse negli Stati Uniti assieme ai coloni, diffondendosi velocemente in tutto il mondo anglosassone, con il nome di “Easter Bunny” (“Coniglietto di Pasqua”).
Nei Paesi a maggioranza Cattolica, come l’Italia, nonostante il suo legame con la religione, l’animaletto è stato introdotto relativamente di recente, con l’apparizione sul mercato di cioccolatini e decorazioni a tema.
Fertilità, rinascita e Resurrezione sono i significati attribuiti anche alle uova pasquali.
L’uovo è uno dei simboli primaverili più antichi. Probabilmente, però, la tradizione pasquale nacque nel medioevo, in seguito al divieto imposto dalla Chiesa di mangiare uova durante la Quaresima. Siccome le galline continuavano ugualmente a produrne, esse venivano conservate fino a dopo il periodo di Pasqua. Nel XVIII secolo, s’iniziò a svuotarle per riempirle di cioccolato.
Perché si dipingono le uova? Secondo la tradizione Cattolica ed Ortodossa, le uova dovevano essere colorate di rosso, come il sangue di Cristo. In seguito, si iniziarono ad utilizzare diversi colori. In particolare, le uova di Pasqua russe ed ucraine sono estremamente elaborate, decorate con complessi motivi geometrici e raffigurazioni religiose.
Tra i più ricchi, si diffuse anche la moda delle uova ‘gioiello’, rivestite con materiali preziosi. La tradizione si affermò del tutto nel XIX secolo, grazie alle magnifiche opere dell’orafo Peter Carl Fabergé, su richiesta dello zar. La prima commissione consisteva in un uovo, contenente un altro uovo, che a sua volta celava al suo interno due miniature: una riproduzione della corona imperiale ed una gallina d’oro. La fama che riscosse contribuì a diffondere la tradizione del dono all’interno dell’uovo.
Altro elemento fondamentale per i festeggiamenti di Pasqua è il cibo. Come ben sappiamo, in Italia il dolce che meglio rappresenta questa festività è la “colomba pasquale”. In Russia ed altri paesi slavi Ortodossi, i dolci tipici sono “kulic”, molto simile al nostro panettone, e “paskha”, a base di ricotta, spezie e canditi, preparato in uno stampo piramidale. In Francia si mangia una torta al cioccolato chiamata “nid de Pâques” (“nido di Pasqua”), mentre la particolarità della Spagna è una torta conosciuta come “mona de Pascua” (“scimmia di Pasqua”). Nel Regno Unito, a Pasqua si prepara la “Simnel cake”, una torta di frutta con glassa di marzapane. Infine, sulle tavole di molti Paesi non può mancare l’agnello, piatto pasquale per eccellenza in Germania.
Ed ora metti alla prova le tue abilità linguistiche ricapitolando con noi i simboli della Pasqua e le loro origini:
Siamo giunti alla fine del nostro viaggio nelle tradizioni delle principali ricorrenze di questo Aprile 2023 ma naturalmente il divertimento non finisce qui, anzi! Siamo già pronti a ripartire per le prossime avventure tra lingue e Paesi, sia qui sul Blog che esplorando insieme ai nostri teachers e studenti nuove mete per diventare sempre più cittadini del Mondo.
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Enjoy April Fool’s Day and Happy Easter!